Appello alla Knesset: "Trasparenza unilaterale da parte di Israele sul nucleare. Verso un Medio Oriente libero dalle armi di sterminio di massa" 

02.07.2025

"Festival della nonviolenza poietica" – nell'ambito di: "Gli alberi custodi seminare la pace"

Comiso dal 3 al 6 luglio 2025

Per la giornata dedicata alla denuclearizzazione – da parte di Alfonso Navarra

Mi propongo, responsabilizzato tra i promotori del Festival di Comiso, di scrivere un appello, in forma sintetica, in lingua italiana, da tradurre successivamente in inglese, indirizzato ai deputati della Knesset israeliana.

Questo appello  chiede che Israele, da Paese democratico e responsabile, come questi deputati credono che sia, faccia un primo passo di disarmo e di distensione: rinunci all'arsenale nucleare che possiede, di cui non conferma né smentisce l'esistenza, ma che è - si dice in espressione italiana - un "segreto di Pulcinella" ("open secret" in inglese). 

Si tratta di lavorare per questo appello, ampliandolo, articolandolo e attuando le indicazioni sopra esposte, sul testo che ora segue, aperto e chiuso da virgolette:

"Care e cari deputati della Knesset,

Israele, considerato in buona fede da voi una democrazia esemplare e responsabile, dovrebbe fare un primo passo verso il disarmo nucleare per ridurre le tensioni in Medio Oriente. Da decenni, Israele possiede un arsenale nucleare, il che è un "open secret". Mordechai Vanunu rivelò dettagli sui piani nucleari di Israele nel 1986, e recentemente, nel 2023, il ministro Amihai Eliyahu ha suggerito l'uso di una bomba atomica su Gaza. Se Israele è diventato una potenza nucleare, diventa inevitabile che i suoi rivali regionali seguano l'esempio, portando a un pericoloso "far west nucleare".

Israele, al contrario, dovrebbe, in prospettiva, aderire al Trattato di Non Proliferazione (TNP) e collaborare con il Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari (TPNW). La "trasparenza", attuata invece immediatamente, rafforzerebbe la democrazia e permetterebbe di negoziare per un Medio Oriente libero da armi di sterminio di massa, partecipando ai percorsi ONU già attivati in questo senso. Questa è la vera sicurezza, non il mantenimento di un arsenale nucleare, con alla base l'idea irrazionale che, nel far west che si va profilando, si resterà comunque i "pistoleri" più temibili e pronti a sparare per primi".

QUESTO L'APPELLO AI DEPUTATI DELLA KNESSET

È ora di scegliere la trasparenza nucleare.

Nella prospettiva di un Medio Oriente liberato dalle armi di sterminio di massa.

DA PARTE DEL FESTIVAL DELLA NONVIOLENZA POIETICA - Comiso 3-6 luglio 2025

Care e cari deputati della Knesset,

Voi credete, con ogni sincerità, che Israele sia una democrazia esemplare, l'unico faro di responsabilità nel tormentato ed insanguinato Medio Oriente. Ebbene, se questa è la vostra profonda convinzione, allora è giunto il momento di un gesto. Un gesto chiaro, netto, il coraggio di un primo passo unilaterale, da parte del vostro Paese, che spezzi il circolo vizioso della tensione.

Un "Segreto di Pulcinella" (open secret)

Da anni, troppi, si parla di un arsenale nucleare israeliano. Cento testate, forse più. Un segreto, sì, ma di quelli che tutti conoscono, un "segreto di Pulcinella" ("open secret" in lingua inglese). Ricordate Mordechai Vanunu, le sue rivelazioni nel lontano 1986? E più di recente, le parole del ministro Amihai Eliyahu, che ha ipotizzato l'ombra di una Bomba su Gaza. Non sono fantasie, ma echi di una realtà che non si può più ignorare.

La Strada Pericolosa del Monopolio

Voi pensate di essere al sicuro, con il vostro monopolio nucleare. Ma la storia insegna che nessun monopolio dura per sempre. Se a voi è stato concesso di possedere l'atomica, è inevitabile che altri, prima o poi, cercheranno di fare lo stesso. E allora, il Medio Oriente si trasformerebbe in un vero e proprio "far west nucleare", un incubo ad occhi aperti, un pericolo per l'intera comunità mondiale.

La Scelta della trasparenza nel disarmo

C'è un'alternativa, una via d'uscita da questa spirale. L'ideale sarebbe l'adesione subito, da parte di Israele, al Trattato di Non Proliferazione (TNP). L'adesione dovrebbe legalmente avvenire (non può essere altrimenti) con l'impegno a rispettare lo status di Stato non dotato di armi nucleari. Questa mossa va accompagnata alla disponibilità dello Stato ebraico a collaborare con il nuovo percorso del Trattato di proibizione delle armi nucleari (TPNW).

Non si può più navigare nell'ambiguità, né tollerare un doppio standard che mina la credibilità, non solo agli occhi del mondo, ma anche dei vostri stessi cittadini. Il cinismo, lo sapete, corrode la democrazia. La trasparenza, invece, la rafforza.

  • Si possono però compiere immediatamente dei passi intermedi nel senso della trasparenza, a partire dalla cessazione della ambiguità nucleare. Si tratterebbe di divulgare le dimensioni dell'arsenale israeliano e le scorte di materiale fissile, come suggerito dal Segretario Generale dell'ONU per gli stati dotati di armi nucleari.
  • Potrebbero essere dichiarate Moratorie unilaterali sui test nucleari e sulla produzione di materiali fissili. Sebbene Israele abbia firmato ma non ratificato il CTBT, e non sia noto per aver condotto test dal 1979, formalizzare questo potrebbe essere una misura di costruzione della fiducia.
  • Potrebbero essere accettate le salvaguardie dell'AIEA su Dimona. Porre il reattore di Dimona sotto le salvaguardie dell'AIEA, come suggerito da uno studio delle Nazioni Unite del 1990, sarebbe un passo importante verso la trasparenza. Attualmente, la struttura di Dimona non è sotto le salvaguardie dell'AIEA.
  • Israele potrebbe coinvolgersi immediatamente nelle Conferenze sulla WMDFZ. Sebbene lo Stato ebraico abbia storicamente boicottato le conferenze sulla WMDFZ mandate dall'ONU, partecipare a questi incontri annuali, anche come osservatore, potrebbe essere un passo "coraggioso" verso la promozione del dialogo regionale. Il fatto che "tutti gli Stati della regione" siano stati invitati e la maggior parte abbia partecipato, eccetto Israele, evidenzia il suo isolamento su questo tema.

La sfida da raccogliere verso un Medio Oriente Denuclearizzato

Fare dei passi nel senso dell'adesione al TNP, aprire le porte alle ispezioni dell'AIEA, dialogare in termini costruttivi dentro i consessi internazionali con l'obiettivo di proibire lo stesso possesso delle armi nucleari, significherebbe riattivare un percorso negoziale per un Medio Oriente libero da armi di sterminio. Questa è la vera sicurezza, non certo l'illusione di rimanere i "pistoleri" più veloci e armati, che sparano per primi.

In conclusione, l'idea di un Medio Oriente libero da armi di sterminio di massa (WMDFZ - Weapons of Mass Destruction-Free Zone) è un obiettivo dibattuto e coltivato da decenni: raccogliete la sfida, anche se piena di ostacoli!

È tempo, care e cari deputati, di scegliere la strada della ragione, per voi e per la pace nella regione.

PROMOTORE: IL FESTIVAL DELLA NONVIOLENZA POIETICA DI COMISO -per aderire scrivere a coordinamentodisarmisti@gmail.com

Appendice: tavoli Diplomatici per una Zona libera da armi di sterminio di massa

Ci sono diversi forum e iniziative diplomatiche dove questa proposta è stata discussa e continua ad essere un punto all'ordine del giorno, e noi ne citiamo due:

1. Conferenza sul Trattato di Non Proliferazione Nucleare (TNP)

Le Conferenze di Revisione del TNP, che si tengono ogni cinque anni, sono il principale forum internazionale per discutere la non proliferazione e il disarmo nucleare. La creazione di una WMDFZ in Medio Oriente è stata una risoluzione chiave della Conferenza di Revisione del TNP del 1995. Nonostante i ripetuti tentativi nelle conferenze successive, non si è riusciti a fare passi avanti significativi a causa delle divergenze tra gli Stati della regione e le potenze nucleari.

2. Conferenze e Incontri ONU sulla WMDFZ in Medio Oriente

Dal 2019, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha avviato una serie di Conferenze per l'istituzione di una zona libera da armi nucleari e altre armi di distruzione di massa in Medio Oriente. Queste conferenze annuali mirano a riunire tutti gli Stati della regione per negoziare un trattato vincolante che stabilisca tale zona. Finora, Israele non ha partecipato a queste conferenze, il che rappresenta un ostacolo significativo.


QUI SOTTO SI SCARICA IL DOSSIER DI ACCOMPAGNAMENTO REDATTO CON L'AIUTO DI GEMINI

Dossier Integrativo: Verso la trasparenza nucleare e la sicurezza regionale in Medio Oriente – redatto con l'aiuto di GEMINI - Palermo, 1° luglio 2025

PARTE PRIMA – L'ISTANZA DELLA TRASPARENZA E LA DISTENSIONE NELL'AREA MEDIORIENTALE

PARTE SECONDA: FORZE POLITICHE E MOVIMENTI IN ISRAELE SENSIBILI AL DISARMO NUCLEARE

PARTE TERZA: LA COMPONENTE NONVIOLENTA DEL MOVIMENTO PACIFISTA ISRAELIANO


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