Appello agli "unitari": mobilitiamoci contro la conversione del decreto ombrello per gli aiuti militari all'Ucraina

22.01.2024

Visto che il 23 e il 24 gennaio si convalida in parlamento il "decreto ombrello" per gli aiuti militari all'Ucraina (che passerà con i voti del PD "pacifista" di Elly Schlein) sarebbe il caso che si premesse perché i gruppi che si battono per la pace e il disarmo convergessero per una protesta unitaria, ciascuno ovviamente con le proprie impostazioni e i propri contenuti che li differenziano.

I prolifici autori di tante lamentele sull'unità - che manca e affossa la nostra efficacia di pacifisti - potrebbero scrivere esigendo dalle grandi organizzazioni - da cui si fanno rappresentare di fatto nelle manifestazioni oceaniche (ad esempio la Rete pace e disarmo, ma anche alle ONG cattoliche) - di scendere in piazza in questi giorni, che effettivamente servono per costruire una interlocuzione vertenziale con le istituzioni.

Questo tanto più perché è chiaro che la guerra in Ucraina, che alimentiamo noi gettandovi sopra la benzina sul fuoco delle armi, è il motore per una militarizzazione orientata ufficialmente a combattere direttamente, come Paesi NATO, "guerre ad alta intensità" con la Russia. 

Il 2% del PIL alle spese militari diventa così pavimento per ulteriori aumenti, e non più solo tetto.Si vedano le ultime dichiarazioni del Capo militare dell'Alleanza atlantica. Entro i prossimi vent'anni potrebbe scoppiare una guerra totale contro la Russia, ed è bene che i civili dei Paesi NATO si preparino a questa eventualità. 

È la tesi enunciata nel corso di un incontro con i giornalisti dal tenente ammiraglio Rob Bauer, presidente del Comitato militare dell'Alleanza Atlantica, secondo cui "dobbiamo renderci conto che vivere in pace non è un dato di fatto. Ed è per questo che noi (la NATO) ci stiamo preparando per un conflitto con la Russia". Ed è nell'ambito di questa preparazione che il generale statunitense Christopher Cavoli, comandante supremo alleato in Europa, ha dichiarato che l'Alleanza Atlantica condurrà presto la sua esercitazione militare più estesa degli ultimi decenni, coinvolgendo circa 90mila soldati. 

(continua su: https://www.fanpage.it/attualita/la-nato-dice-che-dobbiamo-prepararci-a-una-guerra-totale-contro-la-russia-entro-20-anni/)

Disarmisti esigenti & partners (Per la scuola della Repubblica), vi invitiamo comunque a partecipare,  alla conferenza stampa che abbiamo indetto, giovedì 25 gennaio a Roma, presso il CESV di via Liberiana, 17, dalle ore 11:00 alle ore 12:30. TEMA: Le magnifiche 7 campagne per un'Europa che promuova la pace disarmata con la Natura.

L'iniziativa giunge, appunto, dopo la protesta contro l'approvazione parlamentare del "decreto ombrello" per gli aiuti militari all'Ucraina (passerà ai voti forse il giorno prima ed abbiamo organizzato per il 23 gennaio il presidio - convergente di diverse posizioni - in piazza Navona.

Lo scopo della conferenza stampa è il seguente: interloquire e premere sulle forze politiche che intendono presentarsi alle elezioni europee. La speranza della pace smilitarizzata, attraverso la fuoriuscita dalle guerre in corso, nella nostra proposta, dovrebbe essere al centro del futuro del mondo; e gli europei, istituzioni, Stati e società civile, potrebbero contribuire a vivificarla e concretizzarla.

Interverranno: Alfonso Navarra – coordinatore dei Disarmisti esigenti (cell. 340-0736871) / Ennio Cabiddu – sulle obiezioni di coscienza / Cosimo Forleo – Per la Scuola della Repubblica / Luigi Mosca – sul disarmo nucleare / Daniele Barbi – sul disinquinamento militare / Antonella Nappi - per la pace femminista (In attesa di conferma). Ed eventualmente altri esponenti di gruppi pacifisti (abbiamo la conferma di Alessandro Perri della Rete dei Comunisti); ed esponenti politici delle forze che presenteranno una lista alle elezioni europee del giugno 2024

Nella conferenza stampa verrà presentato un appello rivolto agli operatori professionali dell'informazione: analogamente a quello che fanno con il cd decreto bavaglio sulle informazioni, dovrebbero chiedere a Mattarella di non firmare la conversione del decreto ombrello sulle armi. A parere dei proponenti, non è possibile che i cittadini USA siano informati dettagliatamente in modo persino pignolo su qualità e costi degli armamenti mentre in Italia tutto è secretato scavalcando il Parlamento con il COPASIR! Verranno annunciate iniziative legali che la LOC, tra le organizzazioni della coalizione dei Disarmisti esigenti, intende intraprendere in proposito.  

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